Paola De Luca, co-founder e creative director di Trendvision Jewellery + Forecasting, a Vicenzaoro September 2021 durante la presentazione del Trendbook

“The Jewellery Trendbook” compie 20 anni. Vera e propria bibbia per il settore luxury, la pubblicazione più autorevole sulle tendenze e le direzioni della gioielleria e dell’orologeria a livello internazionale viene lanciata ogni anno nel mese di settembre da IEG – Italian Exhibition Group, nel corso della sua Vicenzaoro – The Jewellery Boutique Show (abbiamo presentato qui la prossima edizione dello show, dal 17 al 21 marzo 2022 a Vicenza).

Nata nel 2002, The Jewellery Trendbook è realizzata da TRENDVISION Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente di IEG che esplora la cultura del consumo e i fenomeni emergenti. È uno strumento essenziale utilizzato dalle aziende orafe in tutto il mondo per la pianificazione strategica del business. Ne parliamo con Paola De Luca, co-founder e creative director di Trendvision Jewellery + Forecasting (attesa sabato 19 marzo a Vicenzaoro dove modererà il TRENDIVISION TALK: THE CIRCULAR VISION).

The Jewellery Trendbook compie 20 anni. Ed è sempre attuale, come dimostrano i partecipati talk che accompagnano la presentazione di ogni nuova edizione a Vicenzaoro, uno dei momenti più attesi del calendario degli eventi di settore. Qual è il suo segreto?

Abbiamo iniziato nel 2002 e dopo 20 anni siamo all’ennesimo punto di partenza: ogni edizione della pubblicazione viene ridiscussa non appena è chiusa. Il Trendbook guarda 18 mesi avanti pensando ai processi produttivi delle aziende che devono pianificare strategicamente le nuove collezioni. È un libro che vuole “uscire dal libro” ed essere il centro di una community, una metodologia di lavoro, una visione strategica.

The Jewellery Trendbook è il frutto di una costante e accurata attività di forecasting. Che cosa vuol dire fare forecasting nel mondo del lusso?

Forecasting deriva dall’inglese “guardare avanti”. È ricerca analitica, quantitativa e qualitativa, dei mercati e dei contesti socioculturali e geopolitici che li caratterizzano, come anche di eventi rilevanti per una industry come può essere una fiera. È design thinking orientato all’innovazione ad uso delle aziende, delle organizzazioni, delle istituzioni per sviluppare strategie di business, di posizionamento, di promozione. Fenomeni come la fluidità di genere, per esempio, determinano un cambiamento nelle interazioni sociali che impattano sul lifestyle e, di conseguenza, sull’approccio del consumatore e della società verso un prodotto, un contesto, un ambiente.

Vicenzaoro – The Jewellery Boutique Show per l’intera industry orafo gioielliera è “lo show dei trend”. Qual è il ruolo delle fiere per comprendere un mercato e “guardare avanti”?

La fiera è stata ed è ancora la piattaforma di network sia relazionale che di business per antonomasia in molti settori, in particolare nel B2B. Da luogo fisico si sta legando sempre più ai contenuti, riflettendo un cambiamento storico epocale. Vicenzaoro con IEG, in particolare, si concentra sull’aspetto esperienziale per trasferire una visione del lusso e della gioielleria attraverso l’ambiente, il design, le atmosfere e i contenuti divulgati. Vicenzaoro vuole “fare cultura” del gioiello, trasferendo il concetto del lifestyle in un evento. E ci riesce! I visitatori non vengono al salone solo per il prodotto esposto, ma anche a percepire quali sono i fenomeni emergenti, i codici semiotici ed estetici che racconta. Con Trendivision IEG racconta come il mondo si trasforma in modo che le aziende siano ricettive rispetto al prodotto, alle tendenze del taglio e del packaging, alla comunicazione, alle strategie digitali.

In tanti anni di forecasting sono emersi degli “evergreen” del mondo del gioiello?

Ci sono delle costanti che riguardano l’uomo e i suoi valori, come le dimensioni del tempo: passato, presente e futuro. Saremo sempre legati all’archivio delle memorie personali o storiche che si riflettono nello stile e nella comunicazione, nel design e nell’estetica. Il presente è il core, il pret-à-porter che deve essere attuale, funzionale, semplice. Il futuro esprime l’aspirazione, ampliare i limiti umani con la tecnologia, la sperimentazione, l’evoluzione, le nuove modalità d’uso. In modo ciclico, ma evolutivo, recuperiamo elementi e codici estetici che uniscono tutte le culture: le radici diventano talismani, la natura che rappresenta la madre viene riprodotta, la spiritualità si traduce in simboli religiosi. Elementi ancestrali come le stelle o l’amore tornano, così costellazioni e cuori sono declinati a seconda del contesto sociale e del particolare momento storico.

Un episodio curioso legato al Trendbook?

Devo ammettere che la mia vita è costellata di incontri straordinari. Tra tutti ricordo un episodio di alcuni anni fa, al Museo del Gioiello di Shenzen. Il Direttore non parlava inglese e non ci capivamo, ma a un certo punto uscì dalla stanza e tornò con 10 edizioni di Trendbook acquistati a Vicenzaoro. Cercava conoscenze e voleva sapere chi se ne occupasse, con grande sorpresa di entrambi ci trovammo. Nessuno dei due sapeva chi avesse di fronte ma i contenuti parlarono da soli. Il Trendbook, ovvero il messaggio, è arrivato prima del messaggero.

Paola De Luca sarà a Vicenzaoro sabato prossimo, 19 marzo, dove modererà il TRENDVISION TALK intitolato