Mohamed Farag, classe 1982, nel mondo arabo è una firma tra le più note e apprezzate. Nel 2014 riceve il premio per il giornalismo ambientale, nel 2017 per la migliore copertura stampa di progetti di energia rinnovabile dal Ministero egiziano dell’elettricità. Nel 2019, alla presenza del Primo Ministro Egiziano, l’”Egyptian Press Award” dell’International Press Syndicate.

Nella sua wishlist, spicca una maggior cooperazione tra aziende italiane ed egiziane nel campo delle rinnovabili, e la possibilità di poter seguire un percorso professionale che lo porti a piazzarsi tra i miglior giornalisti al mondo del settore. Desiderio più che realizzabile, dal momento che Mohamed Farag, a soli 32 anni, è già a capo delle pagine “Energy&Investment” e ambiente dei due dei più autorevoli quotidiani egiziani di economia e business, Al Borsa in lingua araba e Daily News Egypt in lingua inglese, e anche del portale finanziario Economy Plus.

E’ con una certa leggiadria piena di modestia che Mohamed “ci accompagna” in Egitto, facendo luce su un mondo, quello della green economy e delle energie rinnovabili, che conosce a menadito, e per il quale tornerà ad Ecomondo e Key Energy (quest’anno alla fiera di Rimini di Italian Exhibition Group dal 26 al 29 ottobre 2021) per la terza volta

“L’Egitto ha fatto molta strada nella diversificazione delle fonti di produzione di energia e nella riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, e ha già portato a termine il suo piano di raggiungere il 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili, che nel 2035 dovrebbe salire al 43%”, ci dice. “L’Egitto registra una domanda sempre crescente da parte di aziende arabe ed europee per investire in energie  rinnovabili, progetti di riutilizzo dei rifiuti e auto elettriche, e parliamo di oltre 10 miliardi di dollari. Questo slancio sottolinea l’importanza di investire in Egitto e nel suo piano integrato di sostenibilità, per un futuro migliore e senza emissioni”.

Farag si mostra molto positivo sulla cooperazione UE ed Egitto, in particolare tra Italia ed Egitto, in termini di sostenibilità e rinnovabili: “L’Egitto gode di buone relazioni con l’Unione Europea, e il supporto dell’UE ha sempre contribuito a migliorare il sistema e a fornire supporto tecnico e finanziario per la realizzazione di progetti di energia rinnovabile e di protezione ambientale. Negli ultimi anni abbiamo avuto molti esempi di progetti su cui l’Egitto e l’Unione Europea hanno collaborato in tema di energie rinnovabili e sostenibilità”.

E riguardo all’Italia, quale ruolo riveste Ecomondo?Nella scorsa edizione di Ecomondo, le aziende egiziane ed italiane hanno avuto l’opportunità di relazionarsi in un business forum, e spero che in futuro ci siano sempre più occasioni come queste. Dopo la grande e fruttuosa cooperazione nel settore del petrolio e del gas, è il momento di approfondire anche la cooperazione nel campo delle rinnovabili, del riutilizzo rifiuti, desalinizzazione dell’acqua e delle auto elettriche, specialmente perché le aziende italiane hanno enormi potenzialità e tecnologie in tutti questi campi”.

Perché partecipa ad Ecomondo e Key Energy?

“Avevo già sentito parlare della fiera prima di visitarla, pensavo fosse come altri eventi, pur interessanti, in cui ero stato in Germania, Russia o Francia, ma a Rimini – dove sono venuto per la prima volta tre anni fa grazie ad un invito dell’ufficio stampa di IEG – ho trovato qualcosa di diverso e unico a partire dalla straordinaria professionalità di chi segue noi giornalisti, un team composto a sua volta da soli giornalisti e per questo pronto ad accogliere ogni nostra esigenza di lavoro. Per continuare con i contenuti: un evento integrato che interessa tutto il mondo della green economy e delle rinnovabili, ho incontrato decision maker, aziende internazionali, esperti e specialisti, e le proposte avanzate le ho viste sempre prese in considerazione e discusse. Nei successivi anni ho notato un’evoluzione negli eventi, nelle idee, nelle discussioni e nei seminari che si svolgono, e ogni volta desidero seguire il maggior numero di workshop, sulle energie rinnovabili come sul riutilizzo dei rifiuti. Spero di attingere da relazioni e argomenti integrati nei settori investimenti, energie rinnovabili, desalinizzazione, clima, e di apprendere le ultimissime innovazioni delle aziende per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità carbonica”.

Che risvolti ha avuto questo momento storico sui media?

“A mio avviso, positivo. Ha rivalutato il ruolo di noi giornalisti nell’opera di sensibilizzazione dei cittadini”.

Quali i suoi progetti futuri ?

Oggi sto inseguendo molti sogni, tra cui quello di accreditarmi sempre di più per il mio lavoro a livello internazionale e, perché no?, presentare un programma tv su investimenti, energia e ambiente”. Un desiderio che a noi suona come un’esclusiva anticipazione..

CHI E’ MOHAMED FARAG

Mohamed Farag è un giornalista egiziano, specializzato in economia, investimenti, energia e ambiente, che dal 2008 collabora diversi giornali e siti web egiziani e arabi, oltre che con network tv e radiofonici; Farag è a capo delle pagine “Energy&Investment” per “Al Borsa”, delle pagine dedicate all’energia e all’ambiente per “The Daily News Egypt”, e dell’energia per “Economy Plus”, oltre ad essere consulente media per aziende che operano nel campo dell’energia e investimenti. Partecipa a conferenze ed eventi internazionali nel campo dell’economia, dell’energia, dell’ambiente e degli investimenti, in Russia, Germania, Francia, Italia, Svizzera, Vienna, Dubai, Arabia Saudita. Riceve il premio per il giornalismo ambientale nel 2014, il premio dal Ministero egiziano dell’elettricità per la migliore copertura stampa di progetti di energia rinnovabile nel 2017, ed è premiato dagli investitori egiziani di energia rinnovabile per la copertura integrata dei progetti solari nella provincia di Assuan nel 2018. Inoltre, nel 2019 riceve l’”Egyptian Press Award” da International Press Syndicate ed è nominato nel 2020 per il premio “Best Scoop” da International Press Syndicate sul tema dell’auto elettrica.