Settima edizione del più importante momento espositivo, commerciale e culturale del verde vivo e progettato in Italia: in rassegna dal 22 al 24 febbraio a Myplant & Garden il meglio delle produzioni, dei servizi, della ricerca, della progettazione e della creatività delle filiere green.
650 marchi – di cui il 20% dall’estero – in esposizione trasformano i padiglioni di FieraMilano-Rho in una gigantesca serra di quattro ettari e mezzo dedicata a ogni momento, aspetto, opportunità, visione e innovazione del green-living: verde vivo, fiori, reciso, macchinari, progetto e paesaggio, vasi, nutrienti e sementi, servizi, decorazione e accessori i macro-settori principali attorno ai quali si sviluppa la manifestazione leader del verde professionale.
Sviluppata su 3 padiglioni, 45.000mq, Myplant23 conta già sulla presenza di 120 delegazioni ufficiali di buyer internazionali da 40 Paesi e 5 continenti, soprattutto dall’Europa (50%), principale mercato di sbocco dei prodotti italiani. Significativa la crescita delle presenze di compratori e operatori dal Medio Oriente (al momento circa il 20% del totale). Tra le categorie dei buyer selezionati ci sono aziende interessate al mondo del paesaggio, del vivaismo, dei vasi, macchinari, manutenzione, sementi, reciso, oltre a decisori di grandi catene di acquisto (Garden Center, GD, DIY, Home & Garden, e-commerce), Pubbliche Amministrazioni, ospitalità, sviluppatori e pianificatori.
Il florovivaismo è un settore produttivo strategico per l’Italia, in grado di offrire un prodotto di qualità riconosciuto in tutto il mondo. Non a caso il nostro Paese è esportatore netto del comparto orto-florovivaistico: in base agli ultimi dati ufficiali, il valore alla produzione dell’export ha raggiunto i 1143 milioni di euro (903 nel rilevamento precedente). Il saldo positivo della bilancia commerciale è di 550 milioni di euro (contro i 423 del rilevamento precedente).
Il valore alla produzione ha sfiorato i 2,8 miliardi di euro (+5% sul rilevamento precedente, pari al 4,6% della produzione a prezzi di base dell’agricoltura italiana), il dato più alto delle ultime annate prese in esame.
“I nostri padiglioni – afferma Valeria Randazzo, exhibition manager di Myplant – saranno gremiti grazie alla fiducia e allo sforzo delle imprese, che hanno eletto la nostra fiera come ‘il place to be’ per incontrarsi, realizzare business, intercettare nuovi trend, programmare il futuro. Un futuro che intendiamo tracciare tutti insieme: il florovivaismo è una industry in grado di contribuire favorevolmente alle problematiche climatiche e ambientali, dalla forestazione urbana ai benefici economici, salutistici ed estetici che ne derivano.
Stiamo assistendo a una impennata di sensibilità e attenzione per il verde: dalla politica al sistema delle costruzioni, dalla valorizzazione degli spazi aperti ai temi della rigenerazione urbana, alla riforestazione delle città, passando per la consapevolezza di quanto le piante possano fare per combattere i cambiamenti climatici. Poi c’è l’esplosione della dimensione domestica del green living, i trend crescenti delle micro-coltivazioni, la cura dei propri spazi all’aperto (balconi, terrazzi, giardini), la coscienza del legame tra verde e bellezza, tra verde e salute, e così via. Ambiti tutti in cui il florovivaismo può assumere un ruolo da protagonista”.
Myplant mette a disposizione degli attori delle filiere verdi un bouquet unico di offerte commerciali, imprenditoriali, formative e informative che abbracciano i valori della tradizione florovivaistica e li proiettano verso il futuro. Il Salone internazionale del Verde è infatti anche il punto di connessione tra ricerca, imprese e mercati, finalizzato alla promozione del mondo dell’innovazione nei settori della filiera del verde, indirizzato al Green Business, alla Innovation Technology e alla Transizione Ecologica.
All’interno dei padiglioni, oltre a workshop, dimostrazioni pratiche, convegni e meeting di grande richiamo istituzionale, culturale e professionale, saranno in mostra alcune proposte potenzialmente strategiche per il settore: dalle batterie elettriche del settore motor per il giardinaggio e la manutenzione del verde alla creazione dagli scarti di polimeri per il settore edile, dallo studio di nuovi spettri di luce per le scaffalature alle pavimentazioni naturali ad alta permeabilità, dai geocompositi per risolvere alcune problematiche come la rivegetazione dei terreni a nuovi software e sensori per i manti e i terreni, dalle serre ad alta efficienza alla sensoristica per controllo e monitoraggio dati da remoto ai biostimolanti per le piante, ai programmatori smart contatori volumetrico per l’irrigazione da connettere senza wi fi.