Continuano le interviste che IEG Expo Magazine dedica al mondo dell’OUT of home, con i focus dedicati agli ultimi dati di mercato. Mario Carbone, account director di IRI, ci ha fornito un quadro più che positivo del fuoricasa, con qualche incognita legata al possibile aumento dei prezzi. “La stagione estiva è andata molto bene, e sarebbe potuta andare ancora meglio, molti prodotti, infatti, non sono stati disponibili nei tempi giusti, perché non sono stati stoccati in anticipo. Positive anche le prospettive per l’autunno, “ci aspettiamo che la filiera si riprenda, anche se per tornare sui livelli del 2019 occorrerà aspettare il 2022”. Ad incidere, come detto, il fattore prezzi: “veniamo da due anni di inflazione, dove i ristoranti hanno visto una crescita media dei prezzi del 10% nel 2021 sul 2020, rispetto a una salita per pub e birrerie del 2,5%. Incidono molto i costi di energia e materie prime, quest’ultima dovuta alla crisi dei trasporti, che vede molti porti bloccati, quindi una domanda di materie prime spesso insoddisfatta. Il rischio è che gli attori finali della filiera riversino tali aumenti sul consumatore finale”.

Mario Carbone, account director di IRI

Come fronteggiare questo rischio?

“Il retailer ha più potere di acquisto e può far fronte all’aumento dei prezzi con le offerte. Mentre l’Ho.Re.Ca è più frammentata da questo punto di vista, occorre un maggiore confronto tra le associazioni di categoria, come Fipe e Confcommercio”.

Quali saranno le bevande che berremo di più in futuro?

“Si va verso una maggiore premiumizzazione, anche nel mondo delle birre: i grandi marchi spingono in questo senso. A performare meglio oggi sono tuttora gli spirits, gli aperitivi e i superalcolici, mentre i prossimi anni vedranno presumibilmente una crescita importante del mondo del whiskey”.

Cosa dovranno fare i locali per stare al passo?

“Oggi per i locali è sempre più importante rinnovarsi. Molti bar, durante il lockdown si sono reinventati grazie all’asporto, arrivando perfino a vendere affettati e mozzarelle, oggi si stanno attrezzando per vendere anche online. C’è anche il beneficio dei tavolini all’aperto, che possono sfruttare. Avrà successo chi saprà cogliere i cambiamenti nella domanda”.