Aumenta la raccolta differenziata nel 2020 e con essa il risparmio di CO2 e quello di materie prime. Sono dati più che confortanti, quelli che Conai ha presentato in questi giorni a Ecomondo. Ne abbiamo parlato con il presidente del Consorzio Nazionale per gli Imballaggi Luca Ruini.
Come valuta Conai la partecipazione alla 24° edizione di Ecomondo?
“C’è tanta voglia di tornare in presenza, la si vede dalle persone che stanno partecipando alla fiera e dagli eventi ospitati in questi giorni. La voglia di ritrovarsi si percepisce girando tra gli stand. Ecomondo, che Conai ha fondato insieme alla Fiera di Rimini, è un momento importante per fare il punto su sostenibilità ed economia circolare. È per questo che abbiamo deciso di presentare proprio qui il nostro Rapporto di Sostenibilità. Il 2020 è stato un anno molto complicato, ma che ci ha anche fatto riscoprire l’importanza dei sistemi. A seguito di un’emergenza sanitaria, infatti, non c’è stata un’emergenza dei rifiuti, e ciò è stato possibile anche grazie al sistema Conai, che ha lavorato con tutti gli attori della filiera: dai comuni che continuavano a fare la raccolta differenziata, agli impianti di selezione che sono intervenuti. Quando il lockdown è iniziato, eravamo in casa a fare la raccolta differenziata, e forse abbiamo anche imparato a farla meglio… gli impianti di selezione stavano però raggiungendo la capacità massima di stoccaggio. Se non si fosse intervenuti per aumentarne le capacità, si sarebbe bloccata la raccolta differenziata; il nostro intervento ha permesso di innalzarne provvisoriamente i limiti. Un intervento che ha evitato il peggio”.
Quali sono i numeri della raccolta differenziata per il 2020?
“L’Italia ha ottenuto un 73% di riciclo sul totale dei pack immessi sul mercato – mentre ci aspettavamo un 71% – quindi il 3,3% in più sull’anno precedente. Questo è stato possibile soprattutto grazie alla raccolta differenziata urbana, che è cresciuta; la parte industriale invece si è contratta in maniera importante, come del resto è avvenuto per moltissimi settori. Nel nostro Rapporto di Sostenibilità abbiamo provato a quantificare, come ogni anno, i benefici del nostro lavoro: dal punto di vista economico, parliamo di più di un miliardo e duecento milioni di euro. In termini di quantità di materiale sottratto alla discarica, parliamo dell’equivalente di 460 Torri Eiffel: 4,6 milioni di tonnellate di materiali.
In tema di risparmio di CO2 invece?
Parliamo di oltre 4,4 milioni di tonnellate di CO2 evitata, che possiamo paragonare a 10mila viaggi aerei andata e ritorno tra Roma e New York. C’è poi tutto un indotto legato alla green economy: i green jobs stanno diventando rilevanti, oltre il 36% delle nuove figure professionali è legato al mondo green.
Come vede il futuro?
Sono molto ottimista. Le crisi di solito accelerano i cambiamenti. Quello della sostenibilità era un tema considerato tecnico, ora è diventato di primo piano, soprattutto per le nuove generazioni… pensiamo a Greta Thunberg e all’eco che stanno avendo le sue proteste sul clima. Ora l’Europa ha deciso di investire nella transizione ecologica, verso una società a basso regime di carbonio. Il problema è riuscire a concretizzare questi progetti: occorrono competenze e persone che sappiano cosa fare e come progettare. Anche la pubblica amministrazione deve saper non solo valutare i progetti, ma anche gestirli. Come Conai stiamo cercando di aiutare l’Italia in questa transizione verso l’economia circolare: del resto abbiamo 25 anni di storia e di competenze.
Ha parlato di educazione e formazione, nasce il 26 novembre SAFTE, la prima Scuola di Alta Formazione sulla Transizione Ecologica, quali aspettative ha Conai, che è tra i sostenitori di questa iniziativa?
Abbiamo aderito subito al progetto, per la nostra parte di competenza, perché oggi il tema è centrale: per spendere correttamente le risorse in campo, occorrono persone che sviluppano progetti e approvano progetti, sia dal lato privato e sia dal lato pubblica amministrazione. Per questo anche il Ministero ha già stanziato risorse per l’assunzione di personale competente.