Da chi sarà composto il Team Italia che parteciperà al Bocuse d’Or Lione 2025, il concorso di cucina più importante al mondo? Lo scopriremo a Beer&Food Attraction, alla Fiera di Rimini, il 19 febbraio prossimo, durante i Campionati della Cucina Italiana della Fic (Federazione Italiana Cuochi). Organizzata dalla Bocuse d’Or Italy Academy in collaborazione proprio con la Fic, la finale italiana andrà in scena al fine di individuare lo chef che guiderà il Team Italia al turno europeo del 2024 e alle finali del Bocuse d’Or di Lione 2025. Le squadre che parteciperanno alla selezione italiana saranno composte rispettivamente da uno chef candidato, un commis e un coach che si affronteranno nella preparazione di due piatti, utilizzando alcuni ingredienti principali selezionati dal Comitato Organizzatore e giudicati da una Giuria di Degustazione composta da importanti chef italiani e da una Giuria Tecnica. A preparare i team saranno la Bocuse d’Or Italy Academy – diretta da Luciano Tona, con Enrico Crippa presidente e Carlo Cracco vicepresidente – e la Federazione Italiana Cuochi guidata dal presidente nazionale Rocco Pozzulo, un sodalizio riconfermato negli anni e sancito per portare alla finale mondiale del Bocuse d’Or un’equipe preparata e in grado di promuovere la cucina, la biodiversità gastronomica italiana e di valorizzare l’intera categoria professionale.
Enrico Crippa: “In questo concorso i cuochi sviluppano preparazioni e presentazioni che si avvicinano ad un movimento artistico”
“L’Accademia, nella quale ricopro il ruolo di presidente – dichiara lo chef Enrico Crippa – è un movimento che si è sviluppato con forza nel territorio delle Langhe, precisamente ad Alba, dove risiedo e gestisco il ristorante Piazza Duomo. Quando ho preso l’incarico di proseguire l’operato del mio predecessore, Giancarlo Perbellini, ho avuto la netta sensazione che non sarebbe stato un progetto semplice. Oggi il cuoco è mediatico, viene spesso definito artista e il cibo che elabora è paragonato a vere e proprie opere d’arte. In questo concorso mondiale i cuochi sviluppano preparazioni e presentazioni che si avvicinano con forza ad un movimento artistico e l’Italia è la nazione che meglio ha sviluppato questa capacità, perché il codice che Gualtiero Marchesi ci ha trasmesso ha avvicinato il nostro modello di professione all’arte figurativa e alla bellezza pura. Vorrei portare l’Italia gastronomica nel posto che merita – continua lo chef tristellato del ristorante Piazza Duomo ad Alba – cioè nel panorama mondiale della gastronomia. La passata edizione, con il buon piazzamento del Team di Alessandro Bergamo, è stato un banco di prova per capire e comprende il movimento e l’approccio che si deve avere per emergere al meglio nel concorso. Non sarà facile, ma la squadra che abbiamo messo in piedi per formare il Team Italia, oggi è più forte, grazie anche al supporto della FIC, più competente e con la giusta grinta per affrontare il futuro”.
Rocco Pozzulo: “Siamo tutti impegnati al massimo per portare l’Italia dove altre nazioni del nord Europa sono riuscite a piazzarsi nelle ultime edizioni”
Per il presidente della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo è motivo di grande orgoglio affiancare la Bocuse d’Or Italy Academy in un concorso così prestigioso: “Nel 2020 abbiamo iniziato questo cammino insieme che sapevamo non si sarebbe esaurito nel giro di poco. Dopo anni siamo ancora qui, tutti impegnati al massimo per riuscire a portare l’Italia lì dove altre nazioni del nord Europa sono riuscite a piazzarsi nelle ultime edizioni del Bocuse d’Or. Noi della Federazione Italiana Cuochi siamo avvezzi a questo genere di competizioni, ogni anno, infatti, mettiamo in piedi i Campionati della Cucina Italiana e partecipiamo alle Olimpiadi della Cucina o alla Coppa del Mondo del Lussemburgo. In questi anni di collaborazione con Crippa, Cracco e Tona, abbiamo istituzionalizzato anche i rapporti della Bocuse d’Or Italy Academy con i Ministeri competenti, per sottolineare il ruolo fondamentale che essa svolge nella valorizzazione del nostro Paese e del Made in Italy agroalimentare, e per far si che il team che si presenterà alla finale di Lione 2025, possa godere anche del supporto delle istituzioni, come avviene in altre nazioni”.
Luciano Tona: “Anche il Bocuse d’Or negli anni si è adeguato attualizzando le regole del gioco e innovandosi”
“Il Bocuse d’Or è un confronto più che un concorso – spiega il direttore dell’Accademia Luciano Tona – perché il confronto ha due termini di paragone che in questo caso sono la volontà di ogni chef candidato di interpretare e rappresentare la cucina della propria nazione e il concorrere su un tema prestabilito con il proprio bagaglio culturale e approccio al cibo differente. Se la cucina è figlia del tempo che vive, anche il Bocuse d’Or negli anni si è adeguato attualizzando le regole del gioco, innovandosi; i modelli delle cucine, infatti, sono in movimento e in questo moto perpetuo sono destinati ad avere una vita breve, lasciando spazio a nuove teorie, stili e realtà di consumo. Ogni operazione nostalgica di recupero è per me la volontà di dare alla cucina un nuovo contesto temporale e a ragione d’essere, dunque, ne deduco che questo splendido concorso sia in realtà un importante confronto senza tempo delle cucine storiche e contemporanee del mondo”.