La 43ª edizione di Oroarezzo, la manifestazione di IEG – Italian Exhibition Group dedicata alla produzione e alle tecnologie Made in Italy al servizio del settore orafo, ha aperto i battenti.
Fino a martedì 14 maggio nei padiglioni di Arezzo Fiere e Congressi un’offerta completa, dalla manifattura orafo argentiera alla produzione di gioielleria fino ai macchinari d’innovazione, che rispecchia la creatività e il saper fare italiani. In evidenza anche fornitura responsabile e design del gioiello per l’appuntamento che accoglie 400 buyer ospitati, provenienti da 60 Paesi esteri.

Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group

Nel saluto inaugurale, il presidente di IEG Maurizio Ermeti ha sottolineato che «Oroarezzo si tiene nel cuore del più importante distretto italiano per l’export orafo-gioielliero ed è una vetrina della manifattura che solo il Made in Italy sa realizzare con impareggiabile creatività e le tecnologie più avanzate. L’evoluzione di Oroarezzo, che abbiamo condiviso a partire dallo scorso anno con gli stakeholder del territorio, inizia a dare i risultati: gli espositori crescono, siamo quasi a 400, aumenta il numero di Paesi di provenienza dei buyer ospitati: oltre 60. Apriamo al mondo della moda, con grandi brand per un evento unico come “Precious Fashion”. Coinvolgiamo i giovani, per dare ricambio generazionale al settore con il Career Day. Insomma, le premesse per fare dell’ottimo business ci sono tutte».

La cerimonia di opening è avvenuta alla presenza del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e del presidente della Provincia Alessandro Polcri, di Massimo Guasconi, presidente Camera di Commercio Arezzo-Siena e di Ferrer Vannetti, presidente Arezzo Fiere e Congressi. A seguire, la tavola rotonda “Oroarezzo al centro della manifattura italiana d’eccellenza nel mondo” è stata condotta da Nicola Saldutti, caporedattore Economia del Corriere della Sera, con ospiti Mauro Benvenuto, presidente Consulta provinciale dei produttori orafi e argentieri di Arezzo, Matteo Masini, Ufficio beni di consumo ICE Agenzia, Leonardo Marras, assessore Economia e Attività Produttive Regione Toscana e dell’on. Tiziana Nisini, vicepresidente XI Commissione Lavoro pubblico e privato. Benedice la manifestazione mons. Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo, Cortona e San Sepolcro.

I temi e i numeri di Oroarezzo 2024

Dalla manifattura al design, dalle tecnologie alla sostenibilità con un nuovo incontro tra industria orafa e quella dell’accessorio moda, fino alla formazione degli operatori del settore di oggi e di domani, Oroarezzo è la piattaforma di riferimento internazionale per la manifattura Made in Italy, in particolare la produzione unbranded o “white label”.
Sono presenti oltre 370 brand espositori: di questi, l’87% italiani e il 13% esteri. Per oreficeria e gioielleria, il 52% dei brand italiani proviene dalla Toscana. Altre regioni rappresentate sono Veneto, Lombardia e Piemonte. I buyer esteri ospitati e altamente profilati grazie alla sinergia tra ICE Agenzia, Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e i regional advisor di IEG sono circa 400, provenienti da 60 Paesi (erano 55 nel 2023). Il rapporto è di oltre un buyer ospitato per azienda. L’offerta merceologica vede in fiera: oreficeria e gioielleria, semi-lavorati e componenti, pietre preziose e semipreziose (65% dell’offerta). Tecnologie per il settore orafo (17% dell’offerta). Cash & carry (13%), visual merchandising e packaging (5%).

Arricchita ulteriormente l’offerta di eventi e convegni dedicati alla filiera. Tra i vari temi: le tecnologie per il trattamento delle superfici tra oreficeria e accessorio moda, il presente e il futuro del commercio al dettaglio per le gioiellerie; l’accessorio moda, e infine il Career Day, che manifesta l’impegno tangibile di IEG assieme alla Consulta, Fondazione ITS TAB Turismo, Arte e Beni culturali, l’Università di Siena per mettere in contatto domanda e offerta formativa scolastica. Oroarezzo sarà anche vetrina delle creazioni in concorso alla 33ª edizione di Première e aperto agli studenti delle scuole orafe con la categoria “Talents”.

Fatturato, export e occupazione: i dati di settore 2023

Arezzo nel 2023 si è confermato il distretto leader in Italia per le esportazioni di oreficeria, argenteria e gioielleria. Secondo i dati ISTAT elaborati dal Centro Studi Confindustria Federorafi, nel periodo gennaio-dicembre dello scorso anno l’export aretino di settore vale 3,491 mld con un +9,4% sul 2022. Il distretto vale da solo il 30,5% del totale dell’export orafo nazionale.

I principali mercati di destinazione della manifattura aretina sono, per volumi: Turchia con 760,8 mln (+109%), Emirati Arabi Uniti con 685 mln (-6%), Stati Uniti a 471 mln (+17,8%), Hong Kong con 235,9 mln (+20%) e Francia con 228,5 mln (-0,7%).

Lo scenario nazionale vede continuare il trend positivo di settore. Il fatturato 2023 registra una crescita del 10,2%, per 11,97 mld di euro. Anche l’export è cresciuto a doppia cifra: +11,1%, pari a 10,9 mld di euro, di cui 10,1 miliardi generati dalla gioielleria da indosso (+10,6%), con il +12,1% per quella in oro; stabile quella in argento (+0,4%). Favorevole la dinamica dell’occupazione: in aumento di 936 unità gli addetti (+2,9% su base annua).