Bentornato in Fiera, Presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica nuovamente ospite in fiera a Rimini con un discorso tra amicizia, attualità, giovani e futuro

Un graditissimo ritorno quello del Presidente della Repubblica in Fiera a Rimini in occasione della giornata conclusiva del Meeting: dal palco principale della manifestazione il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha tenuto un lungo discorso dedicato all’amicizia, alla solidarietà e all’importanza di questi valori senza tempo che costituiscono oltretutto le fondamenta etiche e culturali della Costituzione Italiana, della quale quest’anno celebriamo i 75 anni dalla nascita.

Il crescere dell’amicizia tra le persone è quel che ha caratterizzato il progresso dell’umanità. […] Vi è una circostanza che richiama l’attenzione: ogni volta che l’umanità si è trovata di fronte al baratro – è accaduto con le due guerre, mondiali, novecentesche – ha trovato, dentro di sé, le risorse morali per ripartire, per costruire un mondo diverso, in cui il conflitto lasciasse posto all’incontro”.

Uno spirito, analogo ricorda il Capo dello Stato ha ispirato la nostra Assemblea Costituente, nella quale opinioni diverse si sono incontrate in spirito di condivisione, per affermare i valori della dignità, ed eguaglianza, delle persone; della pace, della libertà. Ecco come nasce la nostra Costituzione: con l’amicizia come risorsa da cui attingere, per superare – insieme – le barriere e gli ostacoli; per esprimere la nostra stessa umanità“.

“L’aspirazione non può essere quella di immaginare che l’amicizia unisca soltanto coloro che si riconoscono come simili” specifica Mattarella, sottolineando l’importanza fondamentale delle diversità – “Al contrario: se così fosse, saremmo sulla strada della spinta alla omologazione, all’appiattimento. L’opposto, del rispetto delle specificità proprie a ciascuna persona. Le identità plurali delle nostre comunità sono il frutto del convergere delle identità di ciascuno di coloro che le abitano, le rinnovano, le vivificano. Nel succedersi delle generazioni, e delle svolte della storia. È la somma, dei, tanti “tu”, uniti a ciascun “io”, interpellati dal valore della fraternità o, quanto meno, del rispetto e della reciproca considerazione”.

Il Presidente Mattarella in Fiera a Rimini

Concetti che il Presidente rievoca dal passato e che ricolloca sull’attualità, parlando dei cambiamenti climatici, di migrazioni, della guerra ritornata in Europa: “l’amicizia sociale è una dimensione che lega la comunità, nell’affrontare le sfide della storia. Favorire la dimensione sociale, dell’amicizia, è un impegno a cui sono chiamate, tutte le pubbliche istituzioni; ma, con esse, anche le forze sociali, economiche, le energie civili. Ora, siamo di fronte a un’altra, grande e grave evidenza, che comporta responsabilità. L’ambiente, che abbiamo incrinato e impoverito: non si possono ignorare gli appelli dell’ONU”.

Riguardo ai fenomeni migratori, Mattarella specifica che “vanno affrontati per quel che sono: movimenti globali, che non vengono cancellati da muri o barriere. […] Occorre un impegno, finalmente concreto e costante, dell’Unione Europea. Occorre sostegno ai Paesi di origine dei flussi migratori. È necessario rendersi conto che, soltanto ingressi regolari, sostenibili, ma in numero adeguatamente ampio, sono lo strumento per stroncare il crudele traffico di esseri umani”.

Il Presidente riconosce infine il seme dell’amicizia nei volti delle giovani generazioni, cui fa appello: “la speranza, è in voi giovani. Prendetevi quel che è vostro. Comprese le responsabilità e i doveri. Voi avvertite, in maniera genuina, tutti questi problemi. Avete la sensibilità di sentirvi pienamente europei. Più degli adulti. Avete conoscenze adeguate per affrontare, senza timore, le trasformazioni digitali e tecnologiche che sono già in atto. […] Avete la coscienza che l’ambiente è parte della nostra vita sociale. Che non ci sarà giustizia sociale senza giustizia ambientale; e viceversa”.

Da qui l’auspicio del Capo dello Stato rivolto a ragazze e ragazzi: “non vi chiudete, non fatevi chiudere in tanti mondi separati. Usate i social, sempre con intelligenza; impedite che vi catturino, producendo una somma di solitudini. Non rinunciate, mai, alle relazioni personali, all’incontro personale, all’affetto dell’amico, all’amore, alla gratuità dell’impegno: perché il mondo è migliore, se lo guardiamo con gli occhi giusti“.