Foto Imagoeconomica

“Nel 2020 nella Città del Vaticano la raccolta differenziata ha raggiunto la percentuale del 68%, il 70% dei rifiuti speciali sono stati avviati a riciclo e riuso, e sono state prodotte ben 160 tonnellate di compost naturale da frazione organica e potature aree verdi”. Rafael Tornini, è il resposabile del Servizio Giardini e Ambiente dello Stato di Città del Vaticano, è ad Ecomondo per raccontare un nuovo e importante step della rivoluzione green che ha portato il piccolo Stato di Papa Francesco, portandolo all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

L’impulso nasce naturalmente dall’enciclica Laudato si’. E lo Stato di Città del Vaticano sta dando l’esempio. “Entro il 2023 spingeremo ancora di più la raccolta della riciclata, per arrivare a una percentuale del 75%”, continua Tornini, “nella raccolta conferimenti utilizziamo 90 tipi differenti di codici per i rifiuti speciali.  Tra loro carta, vetro, plastica, metalli, olii minerali esausti. Li differenziamo al 99% e il 70% di questa quantità è destinata a riuso. Da rifiuti sono diventati risorsa. Dalla frazione di umido e dal prodotto di sfalciature e potature, attorno alle 600 tonnellate l‘anno, ne otteniamo 160 di compost assolutamente naturale. Infatti per la cura delle aree verdi non utilizziamo nessun prodotto chimico – ha continuato Rafael Tornini – senza dimenticare come nel nostro Stato, dal 2019, sia vietata la vendita di plastica monouso. Tema che solo oggi la UE sta iniziando ad affrontare.
In cosa consiste la novità che avete adottato?
Con il nuovo software, molto ‘malleabile’ e in grado di adattarsi all’esigenze della nostra comunità, stiamo già lavorando a un sistema che integri tutte le funzioni e i servizi legati a economia circolare e diminuzione impatto ambientale”. 
L’appuntamento è per l’edizione 2022 di Ecomondo per scoprire i risultati di questa innovazione Made in Italy